Sunday, March 25, 2012

Numero ottantatre

Torino, 25 marzo 2012 - Numero ottantatre


Ricevo dal professor Patrizio Nuccio questa lettera che spero possa essere letta da quanti hanno a cuore che la memoria storica del Politecnico di Torino non vada irrimediabilmente perduta:

Torino, 14 marzo 2012

Caro Vittorio,
vorrei porre alla Tua attenzione la situazione riguardante l’aliante CVT-2 «Veltro» che é attualmente custodito dall’associazione Gruppo Amici Velivoli Storici.
L’aliante, progettato dai professori Alberto e Piero Morelli nel Centro di Volo a Vela del Politecnico di Torino, effettuò il primo volo nel luglio del 1954; la sua apparizione, oltre cinquanta anni fa, assieme alle sue straordinarie prestazioni, fecero impressione. Il «Veltro» aveva l’aspetto e l’architettura generale degli alianti di oggi e precorse i tempi di almeno dieci anni. Pilotato da Alberto Morelli, il «Veltro» realizzò all’epoca le massime prestazioni in Italia, di quota assoluta, oltre 7000 m, nel marzo del ’56 e di distanza libera, 300 km, nell’agosto del ’57. Fu il secondo aliante al mondo con flusso laminare sul profilo dell’ala, preceduto soltanto da un aliante americano. Fu il primo aliante al mondo con l’impennaggio a «T», con timone a doppia fessura. L’aerofreno era poi costituito dal «flap» che a piccoli angoli fungeva da ipersostentatore e, agli angoli elevati, da potente freno aerodinamico. Anche il carrello del «Veltro» fu disegnato in un modo completamente originale per l’epoca, rendendolo retrattile nella fusoliera. Tutto questo fu anche oggetto di una pubblicazione scientifica presentata al sesto Congresso dell’Organisation Scientifique et Technique Internationale du Vol a Voile nel luglio del 1956.
Ora questa importante testimonianza di una rilevante attività tecnico-scientifica svolta presso il nostro Politecnico potrebbe andare perduta se non si provvederà al più presto al recupero dell’aliante, al momento depositato presso l’ex Manifattura Tabacchi, e al suo restauro, almeno dal punto di vista “statico”.
Ti chiederei pertanto a breve termine un aiuto per riportare il «Veltro» presso la nostra Istituzione e, in seguito, soprattutto quello necessario per restaurarlo e preservare così un’importante opera intellettuale e realizzativa del Politecnico di Torino.
Un cordiale saluto,
Patrizio Nuccio

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