Torino, 5 febbraio 2012 - Numero trentasei
Jean Baptiste Perrin, professore alla Sorbona di Parigi, ricercatore nel campo della fisica molecolare, premio Nobel per la fisica nel 1926, constatato il grande successo dell’esposizione internazionale Arts et Techniques dans la Vie moderne che si tenne a Parigi nel 1937, si adoperò per trasformare l’evento in un museo e centro culturale permanente. Ne nacque il Palais de la découverte con lo scopo e l’ambizione di promuovere la scienza e le sue scoperte. Oggi il “sogno” è diventato un vero e proprio centro scientifico, con più di mezzo milione di visitatori all’anno, che rende la Scienza accessibile a tutti, in particolar modo al pubblico dei più giovani, organizzando quotidianamente dei “percorsi conoscitivi” di grande successo. Perrin, parlando degli altri musei della scienza e della tecnica sparsi per il mondo, dichiarò: “locali e crediti non sono sufficienti per queste istituzioni che devono essere costruite dallo spirito e dalla passione degli uomini più che dalle pietre […]”. (Gianfranco Albis)
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