Monday, February 6, 2012

Numero trentotto

Torino, 7 febbraio 2012 - Numero trentotto


PAOLO VERZONE (Vercelli, 1902 – Torino, 1986)
Laurea in Ingegneria civile, 1925


Vercellese di nascita e torinese di studi, Paolo Verzone progettista e restauratore, storico dell’architettura medievale e antica, professore ordinario ed emerito presso la Facoltà di architettura di Torino, è soprattutto ricordato come fondatore della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (Turchia).
Subito dopo la laurea emerge il suo interesse per la pratica progettuale, per le tecniche costruttive e per i temi strutturali non disgiunti dall’analisi compositiva: appena ventiseienne è chiamato a restaurare la sede espositiva di Casa Alciati del Museo Leone di Vercelli e successivamente interviene al restauro della Basilica di S. Andrea.
Dopo gli anni Trenta abbandona il dibattito sul restauro architettonico, volgendo i propri campi di interesse all’esclusivo studio e insegnamento della storia, seguendo la “lezione”, allora pressoché inascoltata nel panorama italiano, di due dei suoi maestri riconosciuti: l’americano Arthur Kingsley Porter e il catalano Joseph Puig i Cadafalch. Dai loro studi Verzone trarrà spunto per definire il proprio personale e innovativo metodo di ricerca, che sarà ben evidente nelle sue opere (L'architettura romanica nel Novarese, 1932-37; L’architettura romanica nel Vercellese, 1934; L’architettura religiosa dell’Alto Medio-evo nell’Italia Settentrionale, 1942; Da Bisanzio a Carlo Magno, 1967). La carriera accademica presso il Politecnico di Torino lo vede docente di Storia e stili dell’architettura, Caratteri stilistici e costruttivi e Restauro dei monumenti, ma la grande svolta nell’attività professionale avviene nel 1951 quando il Ministero italiano degli Affari Esteri e quello della Pubblica Istruzione sollecitano lo stesso Politecnico a presentare la candidatura di Verzone per la cattedra di Storia dell’architettura presso la Facoltà di architettura della Teknik Universitesi di Istanbul. Nel 1953-54 partecipa ai lavori di scavo della Missione Archeologica di Side (Panphilia), guidati dall’archeologo turco Arif Müfid Mansel che gli affida lo studio del ninfeo monumentale nei pressi della porta onoraria e quelli di un grande mausoleo nella necropoli occidentale. Il 6 agosto 1957 infatti Paolo Verzone avvia la prima campagna della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (ora Pamukkale) per concessione del Governo turco. Il sito archeologico di Hierapolis occupa un’area di circa 1000 per 800 m e rappresenta una delle più ricche testimonianze del passato ellenistico-romano dell’Asia Minore con vastissime necropoli, un complesso sacro dedicato ad Apollo accanto alla misteriosa grotta del Plutonion, un teatro di oltre 100 m di diametro, un complesso termale, la più grande agorà dell’Asia Minore, il martyrium di San Filippo. Paolo Verzone dirige fino al 1981 la Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia, che nel 1988 è stata inserita dall’UNESCO tra i monumenti appartenenti al patrimonio dell’umanità. Dopo la morte di Paolo Verzone la Missione ha proseguito ininterrottamente il lavoro di ricerca e di restauro da lui avviato. (Olivia Musso)

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