Saturday, March 31, 2012

Numero ottantanove

Torino, 31 marzo 2012 - Numero ottantanove

Per scoprire la Storia del Politecnico di Torino un libro ormai storico è quello di G.M. Pugno, consultabile in formato pdf presso il deposito digitale della Bibliteca dell'Ateneo.

Una sintesi della storia dell'Ateneo è presente nel saggio di Vittorio Marchis apparso nel nono volume della Storia di Torino Einaudi. Questo volume è leggibile (e scaricabile) in formato pdf nella biblioteca digitale di MuseoTorino.

Nel 2009 è stato pubblicato a cura di Vittorio Marchis, nella collana "Arte in Piemonte" della Fondazione CRT il volume Disegnare progettare costruire. 150 anni di arte e scienza nelle collezioni del Politecnico di Torino. Di questo volume si sta cercando di realizzare una versione digitale in libero accesso al pubblico.

Sempre a cura di Vittorio Marchis nel 2010 l'Associazione Exallievi del Politecnico di Torino ha pubblicato il volume Progetto cultura società. La scuola politecnica torinese e i suoi allievi. In esso sono contenute oltre ad alcuni saggi storici, circa un centinaio di biografie di exallievi illustri.


Friday, March 30, 2012

Numero ottantotto

Torino, 30 marzo 2012 - Numero ottantotto

Ricevo dal collega professor Gianfranco Cavaglià la seguente mail:

Caro Vittorio
a proposito dei mobili della Borsa Gabetti e Isola, recuperati qualche anno fa dal deposito della Borsa e poi custoditi in deposito presso il Comune, quindi trasferiti alla Manifattura Tabacchi, ti comunico che ora devono trovare altra collocazione di deposito. L'Ufficio tecnico del Politecnico ha escluso il deposito presso il Castello, e mi ha suggerito di rivolgermi a Te per l'ipotesi di container nell'area OGR (sic).

Ancora una volta si fa pressante la necessità di trovare uno spazio in cui accogliere le memorie materiali (spesso ingombranti per chi si occupa soltanto di documenti e di file) di una "città industriale" che giorno dopo giorno dimostra di soffrire di Alzheimer. Che fare?
Per intanto acquisteremo nuovi container e poi...

Numero ottantasette

Torino, 29 marzo 2012 - Numero ottantastte


Nel maggio del 2011 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma è stata inaugurata la mostra "Unicità d'Italia" che è rimasta aperta per tutta l'estate. L'innovazione del prodotto italiano soprattutto attorno ai prodotti di design, ma non solo, è stata commentata da studiosi e progettisti. Tra questi Vittorio Marchis ha tratto le sue considerazioni intorno ai giocattoli, un settore spesso dimenticato nella storia dell'industria. Anche in questo caso "Daily MAP News" propone la sua Map Crumbs 008.

Wednesday, March 28, 2012

Numero ottantasei

Torino, 28 marzo 2012 - Numero ottantasei


Con la briciola n.° 7 delle MAP Crumbs fa la sua comparsa una produzione originale sulla macchina addizionatrice di Pascal. Realizzata da Manuela Manussakis al Museo e Documentazione Storica del Politecnico segna l'inizio di una nuova linea di prodotti multimediali di libero accesso. Speriamo che riscontrino il consenso sperato.

Tuesday, March 27, 2012

Numero ottantacinque

Torino, 27 marzo 2012 - Numero ottantacinque


In collaborazione con il Laboratorio San Paolo Cenisia della Circoscrizione 3 e con l'Associazione "Senso del Segno" si sta organizzando negli spazi espositivi del Politecnico la mostra "SEGNI & lamiere" che presenterà al pubblico incisioni con le tecniche incisorie della puntasecca, acquaforte, acquatinta e altre sperimentali affiancate dai materiali e dagli utensili. L'esposizione è completata da materiali che testimoniano gli sviluppi dell'incisione industriale su metallo. L'allestimento e la cura dell'evento, che si inaugurerà il 3 maggio prossimo, è del MAP.

Sunday, March 25, 2012

Numero ottantaquattro

Torino, 26 marzo 2012 - Numero ottantaquattro


Tra i materiali di interesse storico del Museo del Politecnico cè anche il modello di una petroliera che risale agli anni settanta. Utilizzata per alcune prove di diffusione dei fumi è stata recentemente restaurata e il restauratore Marco Botturi alla fine del suo lavoro ha realizzato un breve filmento di cui una briciola è andata a far parte delle MAP Crumbs.

Numero ottantatre

Torino, 25 marzo 2012 - Numero ottantatre


Ricevo dal professor Patrizio Nuccio questa lettera che spero possa essere letta da quanti hanno a cuore che la memoria storica del Politecnico di Torino non vada irrimediabilmente perduta:

Torino, 14 marzo 2012

Caro Vittorio,
vorrei porre alla Tua attenzione la situazione riguardante l’aliante CVT-2 «Veltro» che é attualmente custodito dall’associazione Gruppo Amici Velivoli Storici.
L’aliante, progettato dai professori Alberto e Piero Morelli nel Centro di Volo a Vela del Politecnico di Torino, effettuò il primo volo nel luglio del 1954; la sua apparizione, oltre cinquanta anni fa, assieme alle sue straordinarie prestazioni, fecero impressione. Il «Veltro» aveva l’aspetto e l’architettura generale degli alianti di oggi e precorse i tempi di almeno dieci anni. Pilotato da Alberto Morelli, il «Veltro» realizzò all’epoca le massime prestazioni in Italia, di quota assoluta, oltre 7000 m, nel marzo del ’56 e di distanza libera, 300 km, nell’agosto del ’57. Fu il secondo aliante al mondo con flusso laminare sul profilo dell’ala, preceduto soltanto da un aliante americano. Fu il primo aliante al mondo con l’impennaggio a «T», con timone a doppia fessura. L’aerofreno era poi costituito dal «flap» che a piccoli angoli fungeva da ipersostentatore e, agli angoli elevati, da potente freno aerodinamico. Anche il carrello del «Veltro» fu disegnato in un modo completamente originale per l’epoca, rendendolo retrattile nella fusoliera. Tutto questo fu anche oggetto di una pubblicazione scientifica presentata al sesto Congresso dell’Organisation Scientifique et Technique Internationale du Vol a Voile nel luglio del 1956.
Ora questa importante testimonianza di una rilevante attività tecnico-scientifica svolta presso il nostro Politecnico potrebbe andare perduta se non si provvederà al più presto al recupero dell’aliante, al momento depositato presso l’ex Manifattura Tabacchi, e al suo restauro, almeno dal punto di vista “statico”.
Ti chiederei pertanto a breve termine un aiuto per riportare il «Veltro» presso la nostra Istituzione e, in seguito, soprattutto quello necessario per restaurarlo e preservare così un’importante opera intellettuale e realizzativa del Politecnico di Torino.
Un cordiale saluto,
Patrizio Nuccio

Saturday, March 24, 2012

Numero ottantadue

Torino, 24 marzo 2012 - Numero ottantadue




Ecco alcune immagini dalle vetrine della mostra "Cristallo polvere roccia..."

Friday, March 23, 2012

Numero ottantuno

Torino, 23 marzo 2012 - Numero ottantuno


Negli spazi coperti della Cittadella Politecnica, al di là del Corso Castelfidardo c'è una turbina Pelton prodotta dalla Riva di Milano nel 1909, sezionata nella sua struttura in modo da porre in vista sia la girante sia l'ago Doble per regolare il flusso dell'acqua. Si tratta di un reperto donato dall'Enel e già esposto per lungo tempo nell'atrio del palazzo di via Bertola, ora dismesso.

Thursday, March 22, 2012

Numero ottanta

Torino, 22 marzo 2012 - Numero ottanta


E' stata installata nei corridoi delle Aule della cosiddetta "corte interrata" una nuova vetrina del MAP, che amplia così gli spazi espositivi diffusi nelle aree della Cittadella Politecnica. In questa vetrina, già protagonista della mostra "Un sistema periodico, da Amedeo Avogadro a Primo Levi", sono esposti reperti storici delle collezioni dell'Ateneo, dagli strumenti di topografia a quelli di elettrotecnica, senza dimenticare i modelli didattici della meccanica e le più recenti applicazioni della robotica.

Wednesday, March 21, 2012

Numero settantanove

Torino, 21 marzo 2012 - Numero settantanove


A Pordenone il 26 ottobre del 2007 fu rappresentata al Convento di San Francesco con la regia di Carla Manzon la Autopsia di una lavatrice, atto unico di Vittorio Marchis. Così recitava il cartellone:

Regia Carla Manzon
Luci e suono Claps
Scenografie audio, video Mediateca di Cinemazero
Riprese di scena pnbox
Produzione Scienzartambiente
Interpreti:
Vittorio Marchis nei panni di se stesso
Carla Manzon è una casalinga
Antonio Piva è un tecnico
Paolo De Zan è la voce fuoricampo
Gli studenti dell’IPSIA “Zanussi” di Pordenone sono il coro

Numero settantotto

Torino, 20 marzo 2012 - Numero settantotto

Brevetto del "gatto Meo" di Bruno Munari per Pirelli

Da oggi è attiva una nuova pagina Facebook intitolata HOT (History of Technology) che vuole portare nel social network le esperienze che nascono intorno al corso di Storia della tecnologia per gli studenti del Politecnico di Torino. Anche il Progetto MAP, come negli anni passati vuole essere un sostegno attivo all'attività didattica, soprattutto nei settori che interagiscono con la tutela e la valorizzazione della memoria storica della cultura politecnica. Per allargare il pubblico le pagine di "HOT" saranno scritte in inglese. Anche i lettori di "Daily MAP News" sono naturalmente invitati a collaborare con suggerimenti e interventi diretti a questo progetto.

Numero settantasette

Torino, 19 marzo 2012 - Numero settantasette


Due vetrine della mostra

Numero settantasei

Torino, 18 marzo 2012 - Numero settantasei


Tra le molte Autopsie di macchine realizzate a margine del Centro Museo e Documentazione Storica molti ricordano la Autopsia di un contatore della luce, avvenuta al Politecnico di Torino nella primavera del 2009, con il commento musicale di Giorgio Li Calzi e la voce recitante di Elena Canone.

Numero settantacinque

Torino, 17 marzo 2012 - Numero settantacinque

E' stato attivato in internet il sito della mostra "Cristallo polvere roccia" ora ospitata negli spazi espositivi del Politecnico di Torino. L'ingresso è libero tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 19.00, il sabato la mostra è aperta al mattino. Chiusura domenicale.
Previa prenotazione è possibile effettuare visite guidate per gruppi e scuole.

Tuesday, March 20, 2012

Numero settantaquattro

Torino, 16 marzo 2012 - Numero settantaquattro


Nel 1995 in occasione del convegno Anthropologie des Objets Techniques tenutosi presso l'Istituto Italiano di Cultura di Parigi fu presentato il corto Anatomie et Horlogerie in cui si sottolineava la necessità di anatomizzare le macchine per conoscere meglio l'uomo, sempre piu in simbiosi con esse. Di lì nacque il "format" che continua ancora oggi.

Numero settantatre

Torino, 15 marzo 2012 - Numero settantatre

Ieri mattina il nuovo rettore del Politecnico, il professor Marco Gilli, ha inaugurato la Mostra "Cristallo polvere roccia" alla presenza di studenti e di docenti. Il pubblico continua ad essere fortemente attratto dalle teche dove (finalmente) si possono osservare dal vivo i vari stadi dei processi industriali di produzione di oggetti di uso comune: dal boiler al borotalco, dai fuochi d'artificio alle caffettiere.

Wednesday, March 14, 2012

Numero settantadue

Torino, 14 marzo 2012 - Numero settantadue


Tra le varie attività del Progetto MAP ci sono le autopsie di macchine, che ormai sono diventate un format nella comunicazione di certe frontiere della tecnoscienza, dove la narrazione si contamina con la progettazione.
Questa è la volta della Autopsia di una macchina da scrivere, una esibizione avvenuta alcuni anni fa al FEST di Trieste e ora in attesa di trovare spazio nella regione di Camillo Olivetti.
Il Progetto "MAP Crumbs" continua e si spera che giorno dopo giorno porti nuove sorprese.

Tuesday, March 13, 2012

Numero settantuno

Torino, 13 marzo 2012 - Numero settantuno

Mostra

CRISTALLO, POLVERE, ROCCIA...
DENTIFRICIO, VERNICE, FUOCHI D'ARTIFICIO
I minerali negli oggetti di uso quotidiano

dal 14 marzo al 29 aprile negli spazio espositivi del Museo
presso il Politecnico di Torino, corso Duca degli Abruzzi, 24.
ore 8-18

Inaugurazione il 14 marzo 2012 ore 11.30

Negli spazio espositivi del MAP Museo archivio Politecnico del Politecnico di Torino il 14 marzo si inaugura l'edizione torinese di "Cristallo, Polvere, roccia... dentifricio, vernice, fuoco di'artificio", mostra a cura di Sara Calabrò e Vittorio Marchis.
Oggi siamo abituati a pensare che tutto, o quasi, ciò che maneggiamo sia un prodotto “artificiale”, realizzato attraverso processi di sintesi; invece le sostanze ottenute da minerali allo stato grezzo, così come presenti in natura o appena modificati da semplici lavorazioni, sono moltissime. La mostra ha dunque lo scopo di focalizzare l’attenzione su un aspetto generalmente ignorato: l’utilizzo di minerali negli oggetti con cui veniamo a contatto nella vita di tutti i giorni, nelle case e nei luoghi di lavoro.
Venti realtà imprenditoriali che vanno da aziende storiche come Richard Ginori, i cui processi produttivi sono rimasti pressoché inalterati nei secoli sino a imprese come Sandwick o Pirelli, note per l'alto e costante grado di innovazione tecnologica.
Del territorio piemontese sono presenti Burgo, cartiera di rinomanza internazionale, Alessi, che ha fatto dell'alto design la sua nota distintiva e Manetti & Roberts,che, pur essendo fiorentina, da oltre un secolo impiega il talco della val Germanasca per la produzione del suo borotalco.
Per ciascuno dei prodotti presentati sono mostrati i minerali di origine, le materie prime, i semilavorati sino al prodotto finito ed è illustrato il processo produttivo.

Monday, March 12, 2012

Numero settanta

Torino, 12 marzo 2012 - Numero settanta


"MAP Crumbs", le briciole del MAP, sono brevi videoclip che illustrano in maniera viva le attività di un "centro" vitale per il mantenimento della memoria politecnica, da cui dipende la stessa identità dell'istituzione a cui apparteniamo.
Anche se la gestione della memoria a prima vista può apparire un'attività priva di redditività economica, la sua funzione si sviluppa nel tempo e come tutti gli investimenti, a parte un fattore di rischio, vedrà i suoi frutti solo in un futuro che può essere anche lontano. Ma proprio per questo la scommessa acquista valore e la sfida rimane valida.
Questa prima "MAP Crumbs 001" presenta una citazione dalla Autopsia di una lampadina, presentata ad Alpignano il 28 novembre 2009.

Sunday, March 11, 2012

Numero sessantanove

Torino, 11 marzo 2012 - Numero sessantanove


Pochi sanno che Corradino D'Ascanio, nato a Popoli (PE) nel 1891, e morto a Pisa nel 1981, dopo aver frequentato il Liceo “Ferdinando Galiani” di Chieti, Corradino si iscrisse al Politecnico di Torino e appena laureato si arruolò volontario nell’Arma del Genio – Battaglione Aviatori. – Qui inventò un meccanismo di riscaldamento dei motori dei velivoli Caudron. Presso il Battaglione Aviatori D’Ascanio conobbe il tenente Ottorino Pomilio; nel 1916, entrato in congedo provvisorio, fu comandato presso la “Società Anonima per Costruzioni Aeronautiche ing. Ottorino Pomilio & C.” dove collaborò alla progettazione e costruzione di numerosi prototipi di velivoli da caccia e bombardamento. Inventò un “Clinometro universale automatico per aeroplani” che brevettò (Brev. n. 32500 del 30.6.1916) e che cedette alla ditta presso cui lavorava...
Poi arrivarono gli elicotteri.
... Nel maggio del 1945 Enrico Piaggio per innovare la sua produzione mise in cantiere il motociclo leggero MP5 (il “Paperino”) da un modello americano, ma il prototipo non raggiunse lo scopo nelle prove su strada e a Corradino D’Ascanio fu affidata la progettazione dell’MP6. La linea che ne risultò era completamente nuova e così nacque il mito della Vespa, dove la cultura dell’ingegneria aeronautica si trasferiva in un oggetto di consumo e di culto.

Saturday, March 10, 2012

Numero sessantotto

Torino, 10 marzo 2012 - Numero sessantotto


Trale varie fondazioni che hanno nelle loro finalità la conservazione della memoria industriale, la Fondazione Ansaldo di Genova occupa un posto di assoluto primato.
A fianco degli imponenti archivi documentari, la cineteca conserva importanti testimonianze di un passato glorioso delle acciaierie italiane. Le acciaierie di Cornigliano diventano il soggetto di un suggestivo filmato disponibile anche su YouTube. Un altro filmato illustra un impianto siderurgico a ciclo integrale.

Thursday, March 8, 2012

Numero sessantasette

Torino, 9 marzo 2012 - Numero sessantasette


La "Marzotto" a Valdagno (VI)

Esempio di un museo strettamente conneso con la didattica è il Museo delle Macchine Tessili di Valdagno, che sorge nell'ambito dell' Istituto Tecnico Industriale "Vittorio Emanuele Marzotto" di Valdagno. In questa cittadina del Vicentino il nesso tra i processi formativi e le attività industriali è di lunga data. L'Istituto, fondato nel 1942, trae origine sin nel lontano 1921 dalla Scuola Operaia d'Arti e Mestieri, trasformata, nel 1924, in Scuola di Avviamento Industriale e, nel 1933, in Scuola Tecnica per meccanici e tessitori. Il Museo non solo mantiene viva la memoria delle culture del lavoro legate al complesso Marzotto, ma diventa anche strumento per trasmettere ai giovani la continuità tra passato e futuro, guardando soprattutto a una conoscenza hands-on.


Numero sessantasei

Torino, 8 marzo 2012 - Numero sessantasei

VERA COMOLI
Laurea in Architettura, 1961

(Borgosesia - VC, 1935 – Borgosesia - VC, 2006)

Vera Comoli a Hyerapolis

Vera Comoli si è sempre considerata in primo luogo “architetto”. Dopo la maturità conseguita presso il liceo classico torinese Cavour e l’impegno sportivo nella pallacanestro, si iscrive alla Facoltà di architettura del Politecnico di Torino, dove incontra Guido Mandracci che sarà suo marito. Con Paolo Verzone, ingegnere, direttore dell’Istituto di Storia dell’Architettura del Politecnico di Torino collabora, ancora studente e poi giovane laureata, per tre anni all’attività della prima Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia in Turchia.
Subito dopo la laurea Vera decide con Guido Mandracci di affrontare l’esperienza progettuale, entrando a collaborare per un periodo nello studio dello stesso Passanti: lavora al progetto di Casa Zanibelli, situata sulla spiaggia del borgo vecchio a Varigotti e i giovani Mandracci, dopo aver costruito la casa di famiglia (1965-66) a Lebbia, sulle pendici montuose oltre Borgosesia, insieme realizzano (1970-71) la loro nuova casa sul promontorio a Capo Mele.
Nel 1964 Vera diventa assistente ordinario di Storia dell’architettura e nel 1968 consegue la libera docenza in Storia dell’arte e Storia e stili dell’architettura.
Gli anni Sessanta sono attraversati dal vivace dibattito culturale su fondamenti e obiettivi della nascente disciplina della storia urbana e della storia dell’urbanistica. In questa direzione Comoli pubblica nel 1983 il suo fondamentale libro Torino, nella collana “Le città nella storia d’Italia”, giunto nel 2006 alla sesta edizione. Si interessa alle attività degli artisti luganesi, che diventeranno il libro Luganensium Artistarum Universitas. L’Archivio e i luoghi della Compagnia di San’Anna tra Lugano e Torino del 1992.
Entro una cronologia ampia di riferimento coordina con Rosanna Roccia, già direttore dell’Archivio Storico della Città di Torino, le ricerche legate ad alcune edizioni nella prestigiosa collana dei “libri blu” del Comune: Torino città di loisir. Viali, parchi e giardini fra Otto e Novecento (1996) e Progettare la città. L’urbanistica di Torino tra storia e scelte alternative (2001).
L’attenzione complessiva ai caratteri storico-culturali del territorio si traduce nel volume Piemonte, nella collana “L’architettura popolare in Italia” del 1988 e più tardi curerà il volume bilingue Le Alpi. Storia e prospettive di un territorio di frontiera del 1997. Professore ordinario di Storia dell’urbanistica dal 1981, nel 1982, per due trienni consecutivi, assume la direzione del Dipartimento Casa-città del Politecnico di Torino; dal 1989 è Direttore della Scuola di Specializzazione da lei istituita in Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali del Politecnico di Torino e dal 1989 è Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Storia e critica dei Beni Architettonici e Ambientali. Dal 1988 al 1997 è Pro-Rettore del Politecnico di Torino; è referente per i restauri del Castello del Valentino. Nel 1997 è eletta Preside della Facoltà di architettura del Politecnico di Torino e dal 2000 ancora Preside della II Facoltà di architettura del Politecnico di Torino. Nel maggio 1996 le viene conferito dal Presidente della Repubblica il diploma di Prima Classe del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica riservato ai Benemeriti della Scienza e della Cultura. Nell’anno 2002 è eletta Membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino, classe Scienze morali, Storiche e Filologiche.
(Costanza Roggero, estratto da Progetto cultura società. La scuola politecnica torinese e i suoi allievi, Torino 2010)

Tuesday, March 6, 2012

Numero sessantacinque

Torino, 7 marzo 2012 - Numero sessantacinque



Si tratta di un "Conduttore rettilineo di Evans di prima specie". Questo modello didattico, prodotto nella seconda metà dell'Ottocento dalla ditta Schroeder Brueder di Darmstadt entrò nelle collezioni didattiche del Regio Museo Industriale di Torino. Di questi meccanismi un'interessante rassegna con ampie didascalie si trova nella Kinematic Models for Design Digital Library (KMODDL) della Cornell University.


Monday, March 5, 2012

Numero sessantaquattro

Torino, 6 marzo 2012 - Numero sessantaquattro


Da oggi il "Daily MAP News" è anche una Page su Facebook e così si aprono nuovi scenari e nuovi pubblici, perché il MAP non è solo un progetto nato al Politecnico di Torino, ma un programma per sensibilizzare nella società dei multimedia l'importanza delle memorie pesanti, materiali e forse anche ingombranti. Da questo numero si incominceranno a presentare "cose" nuove e vecchie, che si spera possano affermare la propria pesantezza anche attraverso la leggerezza del software.
La tastiera qui rappresentata appartiene alla Olivetti MC-24 la cui sigla MC indica una serie di macchine da calcolo elettriche, automatiche, con stampa integrata e registro di memoria dinamica, prodotte a partire dal 1956. Natale Capellaro ne progettò la meccanica mentre il design della "carrozzeria" è di Marcello Nizzoli.

Sunday, March 4, 2012

Numero sessantatre

Torino, 5 marzo 2012 - Numero sessantatre


Questo articolo è apparso sulla "Domenica" del "Sole 24 Ore" del 4 marzo 2012.

Numero sessantadue

Torino, 4 marzo 2012 - Numero sessantadue


La Digitalis Mnemonica , dopo "La Stampa", arriva oggi sul "Sole 24 Ore".

Thursday, March 1, 2012

Numero sessantuno

Torino, 1° marzo 2012 - Numero sessantuno



Per mantenere viva la memoria materiale legata alla produzione di cemento naturale nel Casalese si è pensato alla land art (vd. Numero ventuno), ma molte altre possono essere le linee guida che aiuterebbero nelle proposte di attuazione, volte alla salvaguardia e alla rifunzionalizzazione dei reperti di archeologia industriale. Un ulteriore esempio potrebbe essere la trasformazione delle coperture stradali per il passaggio dei carrelli delle teleferiche in aree di sosta attrezzate. Sono elementi in calcestruzzo armato, realizzati a protezione delle vie di comunicazione, la cui forma particolare era giustificata dalla necessità di evitare che eventuali frammenti di marna potessero cadere durante il trasferimento dalle cave agli impianti di lavorazione, magari con conseguenze tragiche. Oggi sono strutture imponenti, che si stagliano nel panorama delle colline monferrine e potrebbe quindi essere auspicabile valorizzarli trasformandoli in punti di sosta attrezzati e panoramici con l’aggiunta, durante i lavori di restauro, di pochi ed economici elementi moderni per adeguarli alle norme di sicurezza e renderli funzionali. (Olivia Musso)

Numero sessanta


Numero SESSANTA


Siamo giunti al numero Sessanta, senza perdere un giorno, e questa è una notizia importante, soprattutto perché capita il 29 di febbraio. Si attendono nuove adesioni.