Torino, 15 gennaio 2012 - Numero quattordici
Il 2 giugno 1885 Giovanni Gilardini, piemontese, ottiene presso il prestigioso United States Patent Office il brevetto n. 319225 relativo ad un ombrello con apertura e chiusura automatiche. Gilardini era originario del Vergante, il territorio situato nelle province del Verbano-Cusio-Ossola e di Novara che si estende tra il lago Maggiore, il Mottarone e il lago d’Orta. Il distretto industriale del Vergante può vantare nel settore degli ombrelli una lunga tradizione, prima artigianale e poi industriale, che nasce alla fine del Settecento. A metà Ottocento si stima esistessero almeno 170 “dinastie” di ombrellai attive in 50 località circostanti il comune di Gignese. Nel 1939, proprio nel comune di Gignese, nasce il progetto di un museo dedicato a questo oggetto di uso comune che da queste remote colline del Piemonte ha invaso il mondo. Nel 1976 il trasferimento in una nuova sede, seguito poi da alcune ristrutturazioni a metà degli anni ’80, ha portato all’attuale allestimento museale. Il Museo dell’Ombrello e del Parasole è oggi una raccolta di più di 1500 pezzi, soprattutto parasole e parapioggia, che raccontano l’evoluzione di questo oggetto dall’Ottocento ad oggi. Accanto a questi non mancano i materiali di copertura, la seta e le fibre sintetiche, le impugnature in avorio, in legno e in argento, gli attrezzi di lavoro e una ricca raccolta di fotografie che testimoniano l’attività degli ombrellai. Il Museo può vantare la presenza di diecimila visitatori all’anno, di cui buona parte stranieri. Tali risultati, a detta dei curatori, sono stati raggiunti con la collaborazione di tutti coloro che credono che il futuro si costruisce solo radicandosi nel passato. (Gianfranco Albis)
No comments:
Post a Comment