Torino, 20 gennaio 2012 - Numero venti
La rivoluzione indotta dalle lampadine a incandescenza, che vide anche nel nostro Paese la presenza di geni dell’innovazione tra cui spicca la figura di Alessandro Cruto, fu così diffusiva da essere uno dei principali stimoli per una elettrificazione totale del territorio nazionale. E così in pochi anni i vecchi lumi a petrolio e le lampade a gas lasciarono il posto ai bulbi elettrici e l’umile lampadina illuminò il mondo.
In occasione di Esof 2010 nell’ambito delle iniziative per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) con la legge 6/2000, il Centro Museo e Documentazione Storica del Politecnico in collaborazione con il museo “Sogno di luce: la lampadina di Alessandro Cruto” di Alpignano (TO) ha portato negli spazi espositivi dell’Ateneo la mostra Sabbia, carbone e altro ancora: la lampadina, confermando così la volontà di aprire i locali dell’Università a un pubblico più vasto al fine di integrare in un nuovo sistema quanti operano sulle frontiere della scienza e della tecnologia. Catalogo Edizioni Nautilus (Olivia Musso)
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