Sunday, January 22, 2012

Numero ventuno

Torino, 21 gennaio 2012 - Numero ventuno



Il Progetto Alfieri finanziato dalla Fondazione CRT dal titolo “Analisi e valutazione di contesti storici e dell’impatto sul territorio dell’industria dei leganti nel Monferrato Casalese” ha visto coinvolti i Dipartimenti di Meccanica (prof. V. Marchis), Progettazione Architettonica e Disegno Industriale (prof. C. Bertolini), Ingegneria dei Sistemi edilizi e territoriali (prof. P. G. Bardelli) del Politecnico di Torino, nonché il Centro Museo e Documentazione Storica. Tema centrale del progetto è fra l’altro il come mantenere viva la memoria materiale di edifici obsoleti e di difficile reimpiego legati all’importante produzione di cemento naturale avviatasi alla fine del XIX secolo nel Casalese. Industria primaria del Casalese, dall'estrazione delle marne sino a tutte le attività di trasformazione, quella del cemento ha interessato per oltre cento anni migliaia di lavoratori nelle cave e negli impianti. Imprenditori e finanzieri, industriali e tecnici di rilievo hanno legato il loro nome al cemento dal Casalese: Riccardo Gualino, Giuseppe Porcheddu, Pietro Fenoglio, Giovanni Agnelli, le famiglie Buzzi e Pesenti. Numerose tracce materiali (stabilimenti, pozzoni, piloni, coperture di protezione, magazzini, manufatti artistici, macchinari,…) ormai abbandonate costellano il territorio casalese. Come fare a mantenere viva una memoria che ha bisogno di memoria materiale per sopravvivere?
La risposta richiede l'elaborazione di linee guida che aiutino nelle proposte di attuazione volte alla salvaguardia e alla rifunzionalizzazione dei reperti di archeologia industriale. Perché non rivolgere uno sguardo anche alla land art?. In questo caso i piloni in calcestruzzo armato delle teleferiche, che trasportavano i minerali dalle cave monferrine ai luoghi di lavorazione, potrebbero divenire i punti luminosi che ritracciano oggi i percorsi della marna. Un gioco di luci, eventualmente dai colori diversi, che richiama con una tecnica moderna un’attività antica di cui si vanno perdendo le tracce e i ricordi. (Olivia Musso)

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