Tuesday, January 24, 2012

Numero venticinque

Torino, 25 gennaio 2012 - Numero venticinque

GIOVANNI JARRE (Torino, 1924 – Torino, 1988)
Laurea in Ingegneria meccanica, 1948ù


Durante la Guerra frequentò i corsi per allievi ingegneri presso il campo profughi di Losanna, quindi si iscrisse al Politecnico di Torino nel 1942. Qui si distinse subito per la sua capacità tecnica, per le doti di innato ingegno e per la profonda attenzione ai problemi pratici e applicativi.
Allievo del prof. Modesto Panetti, fu prima assistente di Meccanica razionale e poi di Meccanica applicata alle macchine. Nel 1956 vinse la Cattedra di Meccanica applicata alle macchine e nel 1958 divenne Professore di ruolo, prima di Aerodinamica, poi di Gasdinamica presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino.
Al Politecnico fece ricerche nel campo delle turbomacchine, della meccanica applicata, della aerotermogasdinamica, nella meccanica dei fluidi. Nel 1973 fu nominato direttore l’Istituto interdisciplinare di Meccanica Applicata, Aerodinamica, Gasdinamica sino al febbraio del 1979.
Nel 1974 divenne direttore del Centro Studi sulla Dinamica dei Fluidi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con sede a Torino e il suo impegno negli organi centrali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, lo portò a contatto con sempre nuove realtà del mondo tecnico scientifico nazionale ed internazionale. Proprio in questa sede nacque una profonda amicizia con Giuseppe Colombo e con Mario Silvestri.
Fu nominato membro del Comitato Direttivo dell’INSEAN (Vasca Navale) del Ministero della Marina Mercantile di Roma, fu presidente del Consiglio Scientifico del Centro di Studio per le Ricerche sulla Propulsione e sull’Energetica (CNPM del CNR) di Milano e fu membro del Consiglio Scientifico del Centro per gli Studi di Tecnica Navale (CETENA) di Genova.


Negli anni Cinquanta si occupò anche della formazione professionale nel campo dell’impiantistica industriale e della termomeccanica presso l’Olivetti di Ivrea.
Socio corrispondente dal 1960 e socio effettivo dal 1983 dell’Accademia delle Scienze di Torino, fu attivo per promuoverne ricerche storiche e una mostra celebrativa che fu inaugurata poco prima della sua morte.
Anche presso l’Archivio Nazionale cinematografico della Resistenza, dove era presidente del Consiglio dei Revisori dei Conti, così come presso la Fondazione Giorgio Amendola diede un vivo e attivo contributo, che andò al di là dei compiti istituzionali, nell’impegno nella ricerca e nel dovere sociale. (Margherita Bongiovanni)

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