Torino, 13 gennaio 2012 - Numero dodici
Per meglio chiarire la situazione dei musei universitari alla luce della riforma Gelmini (L.240/10), si fa notare che allo stato attuale risulta solamente approvato il nuovo Statuto del Politecnico di Torino di cui si è già riportato uno stralcio degli articoli relativi a questo tema. L’Università degli studi di Torino, nel suo Statuto, in attesa di approvazione da parte del Ministero, fa esplicito riferimento a un Distretto archivistico, bibliotecario e museale. Per altri Atenei, non essendo ancora disponibili i testi dei nuovi statuti bisogna attenersi ai precedenti ordinamenti. Sistemi museali di Ateneo, come più volte sollecitati dalla CRUI, sono presenti nelle università di Bari, di Napoli, di Padova, di Palermo, di Roma (dove è presente un Polo Museale e Orto Botanico). In attesa dei regolamenti, che di fatto dovranno stabilire i ruoli istituzionali di tali unità sia sul piano della governance sia su quello della ricerca, si suggerisce di tenere presente ciò che sancisce il Codice dei beni culturali e del paesaggio, dove si può leggere:
Articolo 1. [omissis]
2. La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura.
3. Lo Stato, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione.
4. Gli altri soggetti pubblici, nello svolgimento della loro attività, assicurano la conservazione e la pubblica fruizione del loro patrimonio culturale. [omissis]
Articolo 2. [omissis]
4. I beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività, compatibilmente con le esigenze di uso istituzionale e sempre che non vi ostino ragioni di tutela. [omissis]
Articolo 10.
Sono beni culturali [omissis] d) le cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte, della scienza, della tecnica, dell'industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose
E si ricorda infine che in seno alla CRUI esiste una apposita Commissione costituita dai delegati rettorali dei Musei scientifici universitari, di cui peraltro manca un riferimento diretto nel sito internet.
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